Al contrario di quanto si pensa, il peperoncino ha bisogno di molta acqua durante la coltivazione, senza però creare ristagni. Per aumentare il gusto piccante dei frutti, basta diminuire le innaffiature, anche azzerandole, nelle 48-72 ore precedenti la raccolta, stando attenti a non far soffrir troppo la pianta. Un'altra tecnica è quella di annaffiare solamente quando le foglie cominciano ad abbassarsi, un chiaro segnale di scarsità d'acqua.
Per favorire la maturazione dei frutti, si può aumentare il tenore di potassio del terreno, ad esempio con del solfato di potassio.
La specie C. chinense richiede molto calcio, che può essere aggiunto tramite farina d'ossa o equivalente. Quando la pianta ferma la crescita e le nuove foglie avvizziscono, è un indizio della carenza di calcio.
Essendo perenni a vita breve, le piante possono essere invernate in casa, in una posizione calda e assolata.
Le piante dovranno essere portate all'interno o in serra quando la temperatura notturna scende sotto gli 8 °C (le tropicali, sotto i 12 °C), mentre di giorno possono essere portate fuori se la temperatura si mantiene sopra i 15-20 °C. D'inverno le piante possono perdere le foglie, e necessitano di potatura per lo meno dei rami secchi alla ripresa vegetativa.